LA MAGGIORANZA METTE UNA “PIETRA TOMBALE” SULLA MOZIONE TIGLI DI VIA ROCCA VECCHIA

21 Novembre: giornata nazionale degli alberi

LA MAGGIORANZA METTE UNA “PIETRA TOMBALE” SULLA MOZIONE TIGLI DI VIA ROCCA VECCHIA

Il 21 novembre si è celebrata in Italia la Giornata Nazionale degli Alberi, un’occasione importante per riflettere sul ruolo fondamentale degli alberi e delle aree verdi nel nostro ambiente e nella nostra vita quotidiana. In molte città e comuni, questa giornata si arricchisce di iniziative di sensibilizzazione, piantumazioni, e attività per ricordare il valore ecologico e culturale del patrimonio arboreo. A Vigevano un gruppo di cittadini, associazioni ambientaliste e partiti politici, tra cui il Partito Democratico, si sono mobilitati contro la decisione di abbattere i tigli storici di Via Rocca Vecchia, una fila di alberi che da decenni caratterizza una delle vie più frequentate e amate della città. La decisione è legata a un progetto di riqualificazione stradale che prevede l’eliminazione degli alberi per agevolare il rifacimento del manto dell’ex Mercato coperto.
L’argomento è stato dibattuto in consiglio comunale dove si sono scontrate due opposte visioni del centro città: per l’opposizione la necessità di tutelare il patrimonio costituito dagli alberi, cercando una soluzione alternativa che comprenda anche piazza Sant’Ambrogio, attualmente utilizzata come parcheggio a cento metri da Piazza Ducale; per la maggioranza una decisione imposta dalla necessità di salvaguardare la sicurezza dell’area, visto che i lavori per il rifacimento della soletta andrebbero a compromettere la stabilità degli arbusti. La querelle si trascina da un paio di mesi, quando circa 3 mila cittadini si sono mobilitati firmando una petizione per chiedere la tutela del verde urbano e il diritto della comunità a partecipare ai processi decisionali che riguardano la loro città. Da quel momento è iniziato un iter che ha visto l’Amministrazione assumere atteggiamenti ondivaghi, ora più possibilisti, con aperture di dialogo, ora più rigidi, nel sostenere l’assoluta necessità di precedere al taglio, come certificato dall’ultima perizia agronomica affidata allo studio di Merate Larix Italia. Nell’ultimo Consiglio Comunale il capogruppo della Lega Marco Cividati ha concluso il suo intervento parlando di «pietra tombale sulla mozione e su quanto detto fino ad oggi». Non è però dello stesso parere il presidente della Consulta Ambientale, Massimo Gallina, che afferma: “Secondo la perizia i tigli non sono da abbattere, ma solo da sorvegliare con verifiche di stabilità ogni 2-3 anni”, quindi l’idea è mantenere i tigli come sono e prestare attenzione in corso d’opera. Molte critiche e perplessità sono nate anche dall’iter seguito dal Comune in tutta questa vicenda, che avrebbe dovuto partire da una perizia tecnica su cui fare delle valutazioni, mentre questa è arrivata solo in una seconda fase, dietro alle richieste e sollecitazioni delle opposizioni e della Consulta. C’è poi la questione della sostituzione degli alberi: secondo lo studio della Larix Italia, se verranno abbattuti, i 12 tigli storici dovrebbero essere sostituiti con altrettanti di diametro di 25-30 centimetri, che richiedono attorno un’aiuola adeguata all’apparato radicale e pertanto la eliminazione degli stalli di parcheggio di via Rocca Vecchia. C’è poi la questione della copertura finanziaria, che al momento è parziale, con il rischio di iniziare i lavori e lasciarli in sospeso in attesa di ulteriori fondi. Un déja vu.

                        Elena Gorini